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Il 19 aprile del 1979 Ciro Principessa viene accoltellato da un fascista che entra nei locali del Partito comunista di via di Tor Pignattara, a Roma, per chiedere in prestito un libro dalla biblioteca popolare della sezione. Morirà il giorno dopo. Ciro era un giovane come molti altri: allegro, vitale, con la voglia di crescere e migliorarsi. Dopo un periodo di traversie personali, era stato trascinato dalla passione politica e aveva abbracciato la militanza comunista. A porre fine alla sua vita fu un atto di violenza politica, un agguato fascista. Quella di Ciro è una storia di emancipazione, di presa di coscienza, di impegno sociale. Una storia che consente di capire quegli anni così difficili.